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Hai sempre desiderato saperne di più sul mondo dell'edilizia? Nei paragrafi sottostanti verranno citate alcune delle documentazioni che hanno un'elevata importanza in questo settore e potrai approfondire argomenti che magari ti hanno lasciato perplesso più volte. Per ulteriori informazioni non esitare a contattarmi.
Visura catastale
Qual'è la sua importanza? La superficie riportata in visura corrisponde sempre con quella effettiva della mia abitazione? Quali elementi vengono riportati sopra una visura catastale?
Per visura catastale in genere ci si riferisce alla visura catastale storica, sebbene siano presenti anche altre tipologie (visura per soggetto, visura completa, ecc.) ed è un documento che indica gli elementi principali per l'identificazione di un immobile che vengono riportati all'Agenzia delle Entrate (Catasto).
Osservando una visura è possibile individuare i dati catastali riferiti allo stabile che dovranno corrispondere con quelli presenti sull'atto di vendita. Tra gli elementi più rilevanti si possono trovare gli identificativi catastali (foglio, mappale e subalterno), l'indirizzo, la superficie e la rendita catastale relativi all'immobile.
Per rendita catastale si intende il valore attribuito per finalità fiscali a tutti gli immobili in grado di produrre o generare reddito.
Un esempio lampante di un immobile in grado di produrre reddito proprio può essere la classica abitazione, infatti ad essa vengono associati vari riferimenti catastali e sulla base di essi (alcuni incidono di più e altri meno) viene calcolata una rendita; un valore che sarà utilizzato anche per il calcolo delle imposte da pagare a favore dello Stato.
Lo studio del Geometra Simone Martino si occupa della richiesta di visure catastali e sarà possibile avere un confronto su qualsiasi dubbio inerente ad esse.
Molte volte siamo convinti che i dati del nostro immobile siano registrati in Catasto in maniera corretta mentre capita spesso che non vengano riportati dati essenziali o che vengano riscontrati dei piccoli errori nell'inserimento.
Per verificare che la tua abitazione sia in linea con i dati riportati in Catasto è possibile richiedere una verifica della conformità cliccando su uno dei tasti riportati in seguito.
Planimetria catastale
Qual'è la sua importanza? Ci si può basare completamente su di essa come punto di partenza per eseguire le lavorazioni? Le destinazioni dei locali riportate in planimetria corrispondono a quelle effettive?
Bisogna premettere che la planimetria è un documento fondamentale che viene allegato all'atto di vendita di un immobile e grazie ad essa è possibile individuare le destinazioni dei locali (soggiorno, camere, bagni, ecc.) inerenti alla mia abitazione e avere un quadro generale di tutte le disposizioni interne del mio stabile.
Se l'immobile è di vecchia data o si è dubbiosi in merito alla superficie riportata sulla visura catastale (sopra citata) il mio consiglio è di chiedere aiuto ad un tecnico abilitato che in base alla casistica vi dirà che soluzioni adottare.
Per eseguire nuove lavorazioni spesso ci si basa sul fatto che la planimetria sia corretta e si possa partire da essa come base, ma il vero punto di riferimento da cui partire è l'elaborato dell'ultima pratica edilizia presentata in Comune (in quanto il catasto non è probatorio). Partendo dall'elaborato si progettano le modifiche che si vorranno effettuare e si presenterà in seguito la relativa pratica edilizia in Comune.
Lo studio del Geometra Simone Martino si occupa della richiesta di planimetrie catastali e sarà possibile avere un confronto su qualsiasi dubbio inerente ad esse.
E' importante verificare che i locali del nostro immobile siano riportati in Catasto correttamente per evitare di riscontrare problemi sia al momento della vendita dell'immobile sia per quanto riguarda il pagamento delle imposte.
Per verificare che la tua abitazione sia in linea con la planimetria catastale associata è possibile richiedere una verifica della conformità cliccando su uno dei tasti riportati qui sotto.
Pratiche catastali - DOCFA
Cos'è un Docfa? A cosa serve presentare un Docfa all'Agenzia delle Entrate? Quando si presenta e quali sono i cambiamenti dopo che viene accettato?
La parola DOCFA si riferisce a DOcumenti Catasto FAbbricati.
Esso è un software che serve per la compilazione dei documenti tecnici catastali e per la presentazione agli Uffici provinciali del modello di "accertamento della proprietà immobiliare urbana", interpretabile come un'identificazione dettagliata dei dati catastali riferiti ad un determinato immobile e ad un corrispettivo proprietario.
Con tale modello si possono presentare all'Agenzia delle Entrate ("Catasto"):
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Nuovi accatastamenti (edificazione di nuovi fabbricati, ricostruzioni ex novo o ampliamenti);
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Variazioni catastali di edifici esistenti (cambi di destinazione d'uso, semplici demolizioni o costruzioni di pareti interne, ristrutturazioni, divisioni, frazionamenti, ampliamenti e altre variazioni);
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Denunce di unità afferenti a enti urbani.
Una volta che il Docfa viene accettato e registrato dall'Agenzia delle Entrate verranno aggiornati/inseriti i nuovi dati inerenti alle lavorazioni effettuate e saranno visibili richiedendo una nuova visura catastale dell'immobile.
Lo studio del Geometra Simone Martino si occupa della redazione di pratiche Docfa e sarà possibile avere un confronto su qualsiasi dubbio inerente ad esse.
Nel caso in cui le lavorazioni immobiliari che si andranno ad effettuare o sono già state svolte ricadono tra gli interventi che sono stati citati in precedenza è opportuno redigere la pratica DOCFA aggiornando la planimetria dell'immobile in Catasto.
Per verificare che le modifiche relative all'abitazione siano state apportate adeguatamente in Catasto, dopo che il DOCFA è stato registrato, è possibile richiedere la planimetria catastale con la visura associata in modo tale da togliersi ogni dubbio.
Per richiedere un preventivo inerente alla pratica DOCFA basta cliccare sul tasto sottostante che vi collegherà direttamente alla pagina di compilazione.
Pratiche edilizie
Quali pratiche edilizie vengono attribuite alle varie lavorazioni? Per quali interventi edilizi viene chiamato in causa un tecnico abilitato? Quali sono i tempi di attesa prima di poter eseguire i lavori?
Esistono diversi tipi di pratiche edilizie che vengono presentate a seconda delle lavorazioni che si andranno ad eseguire; di seguito vengono riportate le pratiche che richiedono l'intervento di un tecnico abilitato per la successiva presentazione delle stesse presso il Comune di riferimento dell'immobile.
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CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) che viene presentata principalmente per gli interventi di manutenzione straordinaria leggera.
Nei casi più comuni si tratta di interventi interni alle abitazioni mediante la demolizione e/o la costruzione di pareti interne divisorie (compresa l'apertura di porte interne) che comportano così una nuova distribuzione degli spazi interni, sempre che gli interventi non riguardino le parti strutturali degli edifici.
Una lavorazione che ad esempio richiede la presentazione della CILA è l'abbattimento delle pareti interne che dividono il salotto dalla cucina per creare il cosiddetto open space, in modo tale da avere uno spazio visivo più elevato e far sì che gli ambienti non risultino nettamente separati.
Tutto ciò ovviamente senza che le opere in questione riguardino parti strutturali dell'edificio.
L’interessato può dare inizio ai lavori il giorno stesso dell’avvenuta presentazione della pratica edilizia all’Ufficio Protocollo SUE (Sportello Unico per l’Edilizia) del Comune.
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SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) presentata principalmente per interventi di manutenzione straordinaria pesante.
Gli interventi appena sopra citati riguardano le parti strutturali dell’edificio, sono compresi anche gli interventi di ristrutturazione edilizia “semplice” o “leggera” inclusi quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria preesistente, nonché gli interventi volti al ripristino di edifici o parte di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza.
In questo caso come nel precedente è possibile iniziare ad eseguire i lavori il giorno stesso della presentazione della pratica in Comune ad eccezione di poche casistiche per cui devono decorrere 30 giorni dalla data di presentazione.
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SCIA alt. PDC (Segnalazione Certificata Inizio Attività alternativa al Permesso Di Costruire) che si differenzia dalla SCIA per tipologia di interventi da realizzare e per data di efficacia.
Ricadono in questa tipologia gli interventi di ristrutturazione edilizia pesante che portano ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportano modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportano cambiamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi con modifiche della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive variazioni.
Sono compresi in questa casistica anche gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati e gli interventi di nuova costruzione qualora siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche.
Le lavorazioni possono iniziare decorsi 30 giorni dall’avvenuta presentazione della pratica e non è concesso eseguire i lavori prima della presentazione della stessa in Comune.
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PDC (Permesso Di Costruire) che viene presentato principalmente per interventi di nuova costruzione (rif. articolo 3, comma 1, lettera e del D.P.R. n. 380/2001).
Le lavorazioni che comportano la presentazione della pratica SCIA o SCIA alternativa al PDC, presso il Comune di riferimento, sono comprese nelle casistiche assimilabili alla presentazione del Permesso Di Costruire.
Alcuni interventi che possono essere realizzati con suddetta pratica edilizia sono:
> interventi di ristrutturazione urbanistica (rif. articolo 3, comma 1, lettera f del DPR 380/2001).
> interventi di ristrutturazione edilizia pesante, come già citato nella precedente SCIA alt. PDC.
> varianti in corso d’opera a permessi di costruire che presentano i caratteri delle variazioni essenziali.
> varianti a permessi di costruire che comportano una modifica della sagoma nel centro storico.
> interventi assoggettati a SCIA per i quali è facoltà dell’avente titolo richiedere il rilascio del PDC.
> interventi realizzati in assenza di SCIA o PDC, oppure con difformità presenti, qualora gli interventi siano conformi alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente.
Nel caso in cui le lavorazioni immobiliari (che si andranno ad effettuare o sono già state svolte) ricadono tra gli interventi che sono stati citati in questo paragrafo è opportuno redigere la pratica edilizia di riferimento, aggiornando in seguito la planimetria dell'immobile in Catasto.
Per verificare che le modifiche relative all'abitazione siano state apportate adeguatamente in Comune è consigliato visionare l'elaborato grafico del progetto presentato, in modo tale da poter discutere su eventuali dubbi.
Per richiedere un preventivo inerente alla pratica edilizia CILA relativa al vostro immobile basta cliccare sul tasto sottostante che vi collegherà direttamente alla pagina di compilazione.
Per qualsiasi dubbio è possibile contattarmi privatamente tramite e-mail all'indirizzo: info@geometramartino.com